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​Non potendo essere svolta di persona, ma solo tramite strumenti tecnici che riducano per quanto possibile le distanze “fisiche”, la consulenza nutrizionale online si basa sulla compilazione del modulo della privacy e del modulo su cui il paziente dovrà riportare peso e altezza, la propria anamnesi generale e le abitudini alimentari.
Una volta spediti via mail i suddetti moduli, verrà concordato l’orario delle visita via Skype o Whatsapp, nelle quale oltre al colloquio verranno date indicazioni su come effettuare le misurazioni antropometriche.

A seguito del colloquio dovrà essere effettuato il pagamento mediante bonifico o PayPal (accedendo al carrello) e una volta ricevuto l’accredito, il paziente riceverà in circa 2/3 giorni il piano nutrizionale personalizzato.


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ALIMENTAZIONE ANTI-DISBIOSI

2019-11-22 09:50

Admin

Cibo e Salute, REDAZIONALI,

ALIMENTAZIONE ANTI-DISBIOSI

Una volta diagnosticata una disbiosi intestinale, diagnosi supportata preferibilmente da un DISBIOSI TEST, è consigliabile iniziare una terapia opportuna.

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Una volta diagnosticata una disbiosi intestinale, diagnosi supportata preferibilmente da un DISBIOSI TEST, è consigliabile iniziare una terapia opportuna. La terapia consiste nel ripristino dell’integrità funzionale dell’intestino e in una dieta anti-disbiosi. Ripristinare la funzionalità dell’intestino significa ricompattare la barriera batterica intestinale. Quindi in base al risultato del DISBIOSI TEST si sceglie il probiotico (fermenti lattici) opportuno con i ceppi batterici giusti al fine di risanare la flora batterica intestinale. 

Se il DISBIOSI TEST è risultato positivo all’indicano, sarà consigliabile scegliere un probiotico a base di Lactobacillus Acidophilus;

se il DISBIOSI TEST è risultato positivo allo scatolo, invece, sarà opportuno scegliere un probiotico a base di Bifidobacter Bifidum;

se il DISBIOSI TEST è positivo sia per l’indicano che per lo scatolo, si sceglie un probiotico ad ampio spettro. Si effettua una terapia probiotica di circa tre mesi. A volte è consigliabile, contemporaneamente alla terapia probiotica, fare un’integrazione con enzimi digestivi: questo perché una flora batterica compromessa mostra una compromessa produzione di enzimi digestivi. Ecco perchè inizialmente occorre somministrare questi enzimi almeno fino a quando i batteri probiotici non si siano integrati perfettamente nella mucosa intestinale ed abbiano iniziato la giusta produzione di enzimi digestivi. Per lo stesso motivo, a seconda dei casi, può essere utile, durante la supplementazione probiotica, anche una integrazione con vitamine del complesso B. 

 

ALIMENTAZIONE ANTI-DISBIOSI Sicuramente, contemporaneamente alla terapia probiotica, alla supplementazione vitaminica e con enzimi digestivi, è assolutamente necessario seguire alcune regole alimentari. Le regole base della dieta anti-disbiosi sono esattamente quelle viste per la dieta anti-candida; e ciò non deve sorprendere dato che la prima conseguenza della disbiosi è proprio la candidosi intestinale, vaginale o orale. Se l’intestino è disbiotico, cioè ha una carenza quantitativa o uno squilibrio qualitativo di batteri enterici, tenendo conto delle numerosissime funzioni della flora batterica intestinale, è sicuramente un intestino con delle difficoltà: il soggetto con un intestino disbiotico spesso non digerisce bene (la flora batterica produce enzimi digestivi), si ammala facilmente (la flora batterica produce anticorpi), si sente spesso stanco e senza energia (la flora batterica produce vitamine B che danno energia), soffre di stitichezza o di diarree frequenti, lamenta meteorismo o aerofagia. Tutti questi sintomi possono essere presenti contemporaneamente o possono manifestarsene solo alcuni.
Lo scopo della dieta anti-disbiosi è soprattutto, durante la terapia probiotica, non sovraccaricare l’intestino di troppo lavoro, proprio perché non è al massimo della sua forma e vitalità. Per cui è consigliabile:

- mangiare poco e spesso, senza associare troppi cibi diversi nell’ambito di uno stesso pasto (meglio consumare solo carboidrati a pranzo e solo proteine a cena)

- non intossicare l’intestino con cibi spazzatura

- consumare sempre verdura cotta o cruda (le verdure fanno crescere bene i batteri intestinali) e fra le verdure è meglio scegliere quelle amare perché sono depurative del fegato (cicoria, catalogna, rucola...)

la frutta è meglio consumarla come spuntino, non attaccata ai pasti per evitare fenomeni fermentativi fastidiosi

- bisogna bere molto per aiutare la depurazione e l’eliminazione di tossine.

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